Fontana a Sky Tg24: vicini a non più letti in intensiva

15 mar 2020
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Prima di inoltrarci nel tema del giorno, che è un po' il contrasto che ha caratterizzato la giornata di ieri, tra la Regione che Lei governa e diciamo il governo centrale, compresa la protezione civile. Vorrei chiederle se ha degli aggiornamenti rispetto a una situazione che ieri avete dipinto come "drammatica, sull'orlo del collasso", sono parole vostre. Purtroppo i numeri continuano ad aumentare e quindi è sempre peggio. Siamo vicini al momento in cui non potremo più utilizzare rianimazioni, perché non avremo più letti in rianimazione. Quale può essere, diciamo, una via d'uscita nel breve termine, perché di questo si tratta, anzi, nell'urgenza di questa situazione? Ieri avete anche affermato che i trasporti con le autoambulanze in altri centri, in altre regioni sono molto difficili. Noi abbiamo dei progetti alternativi. Purtroppo per realizzare questi progetti sono necessari quei macchinari che servono a ventilare i polmoni, i respiratori artificiali che purtroppo non riusciamo a trovare. Nella Protezione civile ci stiamo dando da fare per strade nostre per cercare di arrivare al medesimo obiettivo. Se riuscissimo ad avere questi macchinari, noi abbiamo già un progetto per la realizzazione di un ospedale in due capannoni della Fiera di Milano, abbiamo la possibilità di incrementare le rianimazioni nei singoli ospedali, stiamo reperendo e stiamo individuando anche dei nuovi medici che potrebbero far funzionare questi reparti. Purtroppo però, come dico fin dall'inizio, mancano questi respiratori. Quei nuovi impianti, quelle nuove strutture sono già in fase di preparazione in questo momento? C'è gente che ci sta lavorando, pur nell'attesa, appunto, delle macchine indispensabili? Sono stati predisposti i progetti e oggi abbiamo un incontro telefonico con la Protezione Civile per avere il via libera, perché evidentemente finché non ci sono i respiratori è inutile fare i lavori. I lavori li possiamo realizzare in poco tempo, ora che arrivano i respiratori dall'estero, noi siamo pronti con gli attacchi. Quindi noi siamo pronti, dobbiamo avere questa conferma. Rimane, governatore, quel cuscinetto di cui ci parlava ieri di 15 posti diciamo liberi in terapia intensiva in tutta la Regione, che permettono ancora un ingresso? Oppure stanno rapidamente peggiorando anche quelli? Restano quelli, ma soprattutto restano i miracoli che i nostri operatori riescono a realizzare; la capacità che hanno dimostrato in queste due settimane di recuperare più di 300 posti letto in rianimazione dal nulla. Ecco, io spero che riescano ancora per qualche giorno, in attesa che che si riescano a recuperare questi respiratori. Spero che ancora riescano a compiere questi miracoli. Queste persone, questi professionisti, questi concittadini non smetteremo mai di ringraziarli e non lo faremo mai abbastanza. Mai abbastanza. Sì, siamo totalmente credo tutti d'accordo su questo. Mi parlava di iniziative proprie della Regione, per cercare di reperire quelle macchine indispensabili. Portano dove queste strade? In Germania, in Cina? Ho sentito e letto varie ipotesi. Ci stiamo dando da fare ovunque nel mondo. Adesso abbiamo ricevuto un contatto dagli Stati Uniti, abbiamo ricevuto un contatto dalla Cina, stiamo parlando con il Sudamerica: Lei poi capisce che tra questi presunti fornitori ci sono anche una buona dose di truffatori o di mitomani. Noi però diamo retta a tutti perché non sappiamo, all'inizio, a che categoria appartengano e poi nel momento in cui abbiamo la conferma che si tratta di persone serie, con le quali si può trattare, iniziamo la trattativa. Lei, governatore, da un euro a Bertolaso, ha parlato in questi ultimi giorni con Domenico Arcuri, che dovrebbe essere la persona, anzi è la persona a cui il governo ha dato la responsabilità, soprattutto e proprio per quello che riguarda i problemi sollevati da Lei ieri, cioè quindi la logistica, la distribuzione, la produzione. Sì, guardi, io voglio, spero che si metta fine a ogni tipo di polemica. Se abbiamo sbagliato noi me ne scuso, io non voglio fare nessun tipo di polemica in questo momento. In questo momento penso che si debba lottare tutti nella stessa direzione. Più energie ci sono, più capacità ci sono, più conoscenze si hanno, più rapporti internazionali abbiamo e più possibilità ci sono di recuperare questi benedetti macchinari, più possibilità abbiamo di realizzare questo nuovo ospedale che sarebbe un polmone per noi che adesso siamo in questa situazione di difficoltà, ma se, Dio non voglia, dovesse estendersi questa emergenza al resto del Paese, potrebbe essere un polmone anche per il resto del Paese. Quindi è un'iniziativa che, credo, potrebbe essere utile per combattere in genere quest'epidemia. Noi lombardi, ma anche il resto d'Italia. Difficile stabilire confini, insomma: voi vi siete posti come avanguardia e lo siete di fatto, per poi arrivare in un secondo momento in cui potreste voi dare aiuto e questa mi pare una prospettiva ragionevole. Le chiedo di nuovo, in maniera puntuale, governatore: lei ha avuto modo di parlare con Arcuri in queste ore? Io personalmente no, so che hanno parlato i miei dirigenti con Arcuri e so che questa sera alle sei c'è un altro contatto telefonico al quale quest'oggi spero di essere presente anch'io. Possibile, un'ultima domanda con la quale la lascio, secondo lei, migliorare le strategie ed avere in tempi brevi, brevissimi, urgenti quello che voi reclamate giustamente? Io penso che si debba, perché dobbiamo aiutare i nostri cittadini, perché dobbiamo dare loro la possibilità di curarsi e di uscire da questa malattia, perché siamo un grande Paese, per cui non dobbiamo farci fermare da niente, non dobbiamo spaventarci di fronte a niente. Dobbiamo reagire, dobbiamo reagire con la massima determinazione. Io credo che nel mondo qualcuno che potrà aiutarci c'è. Questa mattina parlavo con un grande imprenditore italiano, il quale forse riesce a recuperare questi benedetti respiratori: aspetto una sua chiamata a mezzogiorno e mi dirà se ci sono o non ci sono. Sarebbe un numero importante che ci darebbe la possibilità di dare una risposta, almeno per un po' di giorni ancora. Governatore, la aspettiamo tutti questa risposta positiva. Un voto ai lombardi per il loro comportamento come comunità in questi giorni? Guardi, io credo che, a parte piccole eccezioni, il voto sia da 10 e lode perché hanno dimostrato di essere una grande comunità. Vedere le vie completamente solitarie, se da un lato mettono un po' di tristezza, dall'altro dimostrano come la gente lombarda abbia capito perfettamente cosa si debba fare, quali piccoli o grandi sacrifici si debbano compiere per il bene proprio, ma soprattutto per il bene della nostra comunità. Quindi li devo ringraziare e devo spronarli a continuare in questo atteggiamento.

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