La sua Piacenza sempre nel cuore, come un cordone mai spezzato. Qui tra le mura del borgo di Rivalta, si sono celebrati molti eventi della famiglia Armani. Lo ricorda visibilmente emozionato Giuseppe Busani, sacerdote amico del re della moda, nella piccola chiesa di San Martino, dove lo stilista è tornato per l'ultimo addio alla città che l'ha cresciuto prima di trasferirsi a Milano. Una cerimonia blindatissima a porte chiuse, riservata a pochissime persone tra familiari e amici intimi, arrivati poco prima alla chiesa a bordo di van e auto con i vetri oscurati. Piacenza ha perso il suo re. Nella sua casa di Bettola in val Nure, ha preso forma il celebre grigio Trebbia che l'American gigolò Richard Gere, indossa con disinvoltura, senza sapere che poco tempo dopo quel colore sarebbe diventato un manifesto visivo, un, Codice stilistico, un modo di essere che nel 1980 sembra voler dire eleganza non è ostentare. Mi rivedo in riva al Trebbia a costruire capanne con i rami e a giocare con la sabbia, aveva raccontato Armani a proposito della sua Piacenza, che nel 2023 gli aveva conferito la laurea honoris causa, omaggio a una generosità senza riflettori, come la sostanziosa donazione fatta all'ospedale di Piacenza in piena pandemia. L'arrivo del feretro viene salutato con petali bianchi lanciati dai cittadini lungo la strada all'esterno del borgo di Rivalta. In chiesa, sul sagrato, una corona di fiori dello stesso colore con un messaggio, con tanto affetto i suoi dipendenti. Le immagini della chiusura dei negozi armani rappresentano un ultimo condiviso saluto a quel ragazzo di campagna che ha conquistato il mondo, da Milano a New York, da Hollywood a Parigi, con la sua eleganza silenziosa. .























