G8 di Genova, i tre giorni che sconvolsero il mondo

18 lug 2021
Dettagli

Un movimento, quello no global, che con la sua critica radicale al liberismo è riuscito a coagulare una galassia eterogenea che va dal volontariato cattolico fino a gli anarco- insurrezionalisti. Dopo gli scontri a Seattle, Davos, Napoli, Goteborg, ha però evidenziato una pericolosa deriva radicale. Un Governo appena insediato, quello di Berlusconi, che non tenta alcun dialogo con i manifestanti ma che ribadisce la sua contrarietà alle manifestazioni. E poi c'è Genova, un inferno per la sicurezza. È con queste premesse che, tra il 19 e il 21 luglio del 2001, il capoluogo ligure si prepara ad accogliere il G8. Il 19 luglio, durante la manifestazione per i diritti dei migranti e degli extracomunitari, non si registrano episodi di particolare violenza. Il giorno successivo è però prevista una lunga serie di cortei. Nel primo pomeriggio si segnalano i primi scontri: a Brignole, allo stadio Ferraris e di fronte al carcere. È l'entrata in scena dei cosiddetti black block, i violenti. Tra via Tolemaide e piazza Giusti le forze dell'ordine caricano però il corteo pacifico. Sono le immagini che faranno il giro del mondo, con Polizia e Carabinieri che picchiano manifestanti inermi e indifesi. Nella confusione che segue alle violenze, un Defender dei Carabinieri resta bloccato in uno slargo alberato, piazza Alimonda. Al suo interno il carabiniere Antonio Placanica, terrorizzato dei manifestanti che stanno assaltando il mezzo, apre il fuoco e colpisce un ragazzo che sta per lanciare un estintore. Il proiettile uccide sul colpo Carlo Giuliani. Le violenze proseguono fino a sera. Il 21 luglio, fin dal mattino, viene segnalata la presenza di black block ma le forze dell'ordine non intervengono. Quando nel pomeriggio la manifestazione prende il via, la violenza si scatena. Lungo Corso Italia si vedono macchine rovesciate, cassonetti dati alle fiamme, il lancio dei lacrimogeni e le cariche indiscriminate delle forze dell'ordine. Ma non è finita. È sera quando i cellulari dei giornalisti cominciano a squillare. È in corso una perquisizione nella sede del Genoa Social Forum, dove avrebbero trovato riparo i black block. Le troupe convergono alla scuola Diaz. Ed è sotto gli occhi sbigottiti della stampa internazionale che sfilano decine di barelle, ragazzi dai volti tumefatti portati a braccio dentro i mezzi dalle forze dell'ordine. I 93 arrestati verranno tutti rilasciati. Pochi giorni dopo, verranno alla luce gli orrori compiuti alla caserma di Bolzaneto. Il 7 aprile del 2015 la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha dichiarato, all'unanimità, che in quei giorni sono state compiute gravi violazioni dell'articolo 3 sul divieto di tortura e di atti inumani o degradanti.

Guarda Altri
Emilia-Romagna, 3mila sfollati e una vittima
00:02:03 min
12 video
Maltempo in Italia
Sky Tg24 Numeri, la puntata del 21 ottobre
00:24:22 min
Calo natalità, Istat conferma trend al ribasso
00:02:08 min
I titoli di Sky TG24 del 21 ottobre: edizione delle 19
00:01:38 min
Live in Roma, il mondo dei diritti Lgbtq
00:24:23 min
Processo Impagnatiello, periti: imputato lucido e capace
00:01:59 min