Il capo della polizia, Franco Gabrielli, in visita a Napoli per inaugurare la nuova sala operativa ipertecnologica della Questura, non usa giri di parole e parla della necessità di più uomini delle forze dell’ordine, e più risorse. Al nuovo Governo chiede questo e anche di mettere mano al nuovo contratto di lavoro. Che cosa si aspetta da questo Governo e che cosa chiede? Che si aprano quanto prima le contrattazioni per il nuovo contratto, che si continui nelle immissioni attraverso arruolamenti straordinari e si garantiscano le risorse per dotare le forze di Polizia di strumenti adeguati. Vedete, noi molto spesso patiamo non la mancanza di risorse tout court, ma la mancanza della continuità delle risorse. Pur dicendo di non essersi sentito offeso, usa parole dure sull'abitudine dell'ex Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, di indossare le maglie delle forze dell’ordine. “Ha bisogno di una t-shirt per riaffermare questa sua funzione? - ha detto mentre andava via a chi gli chiedeva un'opinione - Perché così facendo si rischia di immaginare che i cittadini siano una banda di idioti”. Un passaggio anche sulle criticità del territorio partenopeo, all'indomani de due agguati di camorra consecutivi a Scampìa. La fibrillazione criminale che c’è a Scampia in questi giorni preoccupa? Non sono i singoli episodi che in qualche modo possono aumentare o diminuire le nostre preoccupazioni. Questo è un territorio che ha bisogno di un'attenzione costante. Il capo della Polizia, inoltre, è intervenuto sulla polemica che si è scatenata intorno al permesso premio di uno dei componenti della baby gang che uccise il vigilante Francesco Della Corte nel 2018. Permesso accordato per il suo diciottesimo compleanno, durante il quale sono spuntate anche delle foto sui social che hanno indignato i parenti della vittima. Io gli faccio questa domanda retorica: come dargli torto? Il tema è che gli interventi normativi spot a volte producono più danni di quello che era preesistente. C’è una parolina magica, che però nel nostro Paese ha sempre avuto poco successo: riforma.