L'attuale complessità è determinata dall'aumento esponenziale degli strumenti di comunicazione che quindi mette in contatto, anche spesso in modo fallace, perché le cosiddette fake news nascono qualche volta per errore, ma molto spesso invece con la volontà, che qualche volta è anche un po' criminosa, dipende poi da quelli che sono... E allora c'è una vecchia battuta che dice che la libertà ha un prezzo da pagare che è l'impegno perché non possiamo pensare di averla conquistata per sempre. Allora la libertà di stare un po' al sicuro anche dal punto di vista psicologico riguardo il nostro futuro richiede un impegno sempre maggiore dal punto di vista della comprensione di quello che sta accadendo e l'aumento sfrenato delle strutture di comunicazione e di mobilità, perché le persone si spostano con la frequenza inaudita e inaspettata, fino a pochi decenni fa non parliamo addirittura dei secoli, bastano pochi anni fa che già non ci si spostava così tanto e sicuramente non si avevano così tante informazioni. E allora noi dobbiamo pensare a quelli che sono i grandi scenari su cui lavorare. Uno è quello della formazione, perché evidentemente è il mondo della scuola, della formazione delle nuove generazioni che predispone in qualche modo gli scenari che noi avremo di fronte già fra pochi anni o con persone preparate e con persone che non hanno avuto questo strumento in più che è la preparazione a cosa? Non è solo la preparazione tecnica, è anche una preparazione culturale. Io dico sempre che la cultura è l'organizzazione che le persone si danno per vivere meglio e comporta tante cose, nelle nuove generazioni il capire che non ci sarà più un qualche cosa che una volta conosciuto è dato per sempre.