Per la conferma ufficiale bisognerà attendere ancora qualche giorno ma gli inquirenti hanno pochi dubbi: il corpo senza vita trovato mercoledì pomeriggio nell'area del ex-ospedale psichiatrico di Trieste sarebbe quello di Liliana Resinovich, 63 anni, scomparsa lo scorso 14 dicembre. Le caratteristiche fisiche coincidono, si apprende da fonti investigative. Inoltre gli occhiali trovati poco lontano dal corpo sarebbero molto simili a quelli che Lilli, come la chiamavano tutti, indossava quotidianamente. Il corpo è stato trovato in posizione fetale, coperto da due sacchi neri, in questo boschetto interno al parco San Giovanni. Stando ad un primo superficiale esame del medico legale il corpo non presenterebbe evidenti segni di violenza. Sarà quindi l'autopsia, fissata per lunedì, a chiarire alcuni dubbi. Primo fra tutti: le cause della morte. Da accertare anche se il corpo sia stato portato nel boschetto solo in un secondo momento o se la morte sia avvenuta nel luogo del ritrovamento. Le dinamiche della sparizione della donna sono ancora avvolte nel mistero. Portafogli e cellulare sono stati trovati nella sua abitazione dove viveva insieme al marito, Sebastiano Visintin. La mattina del 14 dicembre la donna avrebbe telefonato ad un amico 82enne dal quale era solita recarsi il martedì per aiutarlo nelle faccende domestiche. Poi la scomparsa. "Io spero di non trovare il corpo di Lilli qua. Però sto soffrendo lo stesso anche se magari non è lei".