Gioielliere ucciso, l'ipotesi della rapina non convince

09 mag 2017
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La famiglia lo cercava inutilmente da ieri sera. Poi è stato un amico, questa mattina, a ritrovarlo a pancia in giù in un lago di sangue, dietro il bancone del suo negozio, una nota gioielleria di Marano, cittadina alle porte di Napoli. È stato ucciso con un solo colpo di pistola Salvatore Gala, 43 anni, separato e padre di una bimba di 7 anni. La cassaforte all’interno del negozio era aperta e vuota. Forse una simulazione. La rapina finita male sembra, infatti, non convincere i Carabinieri di Giugliano che indagano sull’omicidio. L’uomo potrebbe essere stato ucciso ieri sera, dopo l’orario di chiusura del negozio, e la saracinesca potrebbe essere stata abbassata dall’assassino per guadagnare tempo per la fuga. Ma perché Gala – è la domanda degli inquirenti – si è trattenuto in negozio oltre l’orario di chiusura? Aveva un appuntamento con qualcuno? Alcune risposte potrebbero arrivare dall’esame dei filmati girati dalle telecamere sistemate all’esterno della gioielleria. Tra le ipotesi c’è anche quella di un regolamento di conti. In queste ore si lavora per ricostruire le ultime ore di vita della vittima e tra le persone ascoltate in caserma, assieme ai familiari più stretti, c’è anche l’ex moglie.

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