"Ovunque per il bene di tutti" con questo slogan e nella Giornata internazionale dell'infermiere, parte da Firenze, in una basilica di Santa Croce finalmente riaperta al pubblico, il congresso della Federazione nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, il primo da quando c'è il Covid per quasi mezzo milione di infermieri, risorse preziosissime in prima linea per combattere la pandemia. "Quest'anno abbiamo voluto ritornare qui, con tutte le precauzioni, perché prima di tutto siamo infermieri e quindi l'adozione delle precauzioni e delle misure di sicurezza ci riguarda in prima persona, però abbiamo voluto organizzare questo momento, in sicurezza." La novità, partendo da Firenze, città natale di Florence Nightingale considerata la madre dell'infermieristica moderna, il congresso sarà itinerante fino a dicembre, 20 gli appuntamenti per parlare di progetti innovativi e buone pratiche che hanno consentito di affrontare l'assistenza anche durante la pandemia, rimanendo sempre vicini ai cittadini, proiettando l'infermiere in una dimensione nuova e più vicina al paziente. "La novità importante che noi in qualche modo abbiamo in questi mesi, è sostanzialmente la possibilità del Recovery Plan, quindi questo documento nei prossimi anni darà all'Italia la possibilità di fare delle innovazioni organizzative e strutturali e peraltro punta moltissimo sul territorio quindi, come già ho avuto modo di dire, il Recovery Plan parla la lingua, in qualche modo, degli infermieri." Agli infermieri anche il messaggio del Ministro della Salute: "Io vorrei che insieme pensassimo al futuro del Servizio Sanitario Nazionale, abbiamo bisogno di chiudere la stagione dei tagli, di ricominciare ad investire con grande forza e di valorizzare anche la finestra di opportunità che il Recovery ci offre, sono risorse importanti che possono consentirci di costruire un Servizio Sanitario Nazionale migliore.".