"Il senso di questa esercitazione è testare il sistema di reazione davanti a un evento drammatico, a un'esplosione in questo caso e anche a una reazione chimica, sia per l'intervento sul posto, ma anche dopo per verificare l'accesso dei feriti agli ospedali". L'esplosione improvvisa di un furgone ambulante di cibo e bevande, provocata da una fuga di gas durante una manifestazione pubblica, una cinquantina di civili feriti, alcuni in modo grave. È lo scenario nel quale hanno operato le forze dell'ordine e di pronto intervento nel primo stress test di maxi emergenza a Roma, in previsione del Giubileo 2025. "Almeno 600 persone sono state coinvolte nelle attività, di tutte le specialità, dai Vigili del Fuoco alla protezione civile, dagli ospedali alla Croce Rossa, siamo tutti coinvolti perché? Perché Roma deve essere pronta a questo grande evento". L'allarme scatta via radio, le centrali operative delle forze in campo comunicano in sinergia. "È fondamentale che tutti parlino la stessa lingua perché una comunicazione efficace velocizza i tempi di soccorso e l'azione delle squadre deputate a fare quello". Intervengono Carabinieri e polizia che creano un cordone di sicurezza, poi i Vigili del Fuoco per fugare il rischio di una seconda esplosione e il nucleo anti contaminazione. Solo quando l'area è sicura può entrare il personale sanitario, tutti gli ospedali della capitale sono stati concretamente allertati, in pochi istanti è allestito un punto medico avanzato della protezione civile dove viene fatto il triage, prima di caricare i feriti in ambulanze diretti negli ospedali. "In meno di un'ora sono stati curati sul posto e sono partiti per gli ospedali quattro codice rosso e due codice giallo".