Abbiamo avuto un incremento importante del numero dei positivi. Questo credo faccia riferimento a quello che è avvenuto durante il periodo dell' 8 dicembre, quindi la riapertura, gli assembramenti, i negozi, i regali di Natale. Questo il prezzo che stiamo pagando, anche i nostri ospedali cominciano a risentirne anche se sono assolutamente in condizioni di tenere il fronte con assoluta tranquillità. Speriamo soltanto che questo effetto si esaurisca nel breve termine, anche perché questa cintura di sicurezza che è stata messa attorno all'isola e quindi i porti, gli aeroporti, le autostrade, i drive-in a disposizione delle persone che venivano da fuori hanno dato un grandissimo contributo alla prevenzione. - Il tasso di positività che si è alzato renderà necessarie nuove restrizioni dopo la fine delle feste? Nel nostro piccolo osservatorio che comunque è un campione significativo siamo partiti a ottobre con un 10% della positività, ci eravamo attestati al 5 %, adesso la positività è cresciuta, è arrivata fino a valori dell' 11 %, adesso stiamo un po' scendendo. Quali saranno i provvedimenti da prendere non spetta a me deciderlo, però è probabile che qualcosa si debba fare. Sul fronte dei vaccini si segnala qualche ritardo come nel resto d'Italia, a che punto siamo? - Sul fronte dei vaccini direi di no, abbiamo vaccinato un buon numero di persone. Palermo è tra quelle province che ha vaccinato parecchio. Ieri abbiamo fatto circa 2500 vaccini in un giorno. Ci sono state criticità? Persone, operatori sanitari che hanno rifiutato il vaccino? - Probabilmente qualcuno c'è tra quelli che non si presentano, però devo dire, abbiamo avuto un grande entusiasmo nell'accettazione da parte dei colleghi della possibilità di vaccinarsi, c'è l'ansia di volerlo fare presto, di volerlo fare tutti. - Lei l'ha già fatto? - Assolutamente sì.