Il Papa a Bari: Non si chiudano porti, non si alzino i muri

23 feb 2020
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La prima tappa della visita a Bari di Francesco è nella Basilica di San Nicola, il Santo, le cui reliquie arrivarono portate in nave, attraverso il mare Nostrum e il Papa venuto per concludere l'incontro dei vescovi del Mediterraneo, risponde a chi chiede di chiudere adesso anche per l'allarme coronavirus i porti e bloccare ogni arrivo. E lancia un vero grido di allarme. Certi discorsi di oggi ricordano quelli di Hitler e di Mussolini. Fa paura quando ascolto qualche discorso di alcuni leader delle nuove forme di populismo. Mi fa sentire discorsi che seminavano paura e poi odio. Nella decade del '30 del secolo scorso. È la prima affollatissima messa di Francesco al tempo del coronavirus in Italia, ma i timori non fermano i fedeli. È presente anche il presidente Sergio Mattarella. Una giornata in cui Bergoglio parla delle guerre, così presenti nel bacino del Mediterraneo, anche di fronte alle nostre coste e definisce una follia distruggere case, fabbriche, ospedali, uccidere persone, annientare risorse. Una pazzia, alla quale non ci si può rassegnare. E definisce ipocriti quei paesi che nelle convenzioni internazionali parlano di pace e poi vendono le armi ai Paesi in guerra. Si tracci il trascorso delle armi e si ascolti il pianto dei piccoli e degli indifesi.

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