Un'area da tempo condizionata dal degrado e dallo spaccio di droga, la stessa in cui lo scorso 20 Settembre il 37enne Giacomo Gobbato fu ucciso a coltellate mentre tentava di difendere una donna vittima di scippo. Il quartiere Piave di Mestre comune di Venezia, la zona gravita attorno alla stazione ferroviaria. Da anni i pochi residenti italiani rimasti denunciano quasi quotidianamente risse, bivacchi, episodi di violenza e spaccio. In città convivono oltre 150 etnie diverse. "In realtà la nostra è una metropoli pur avendo numero di abitanti molto ridotto. 150 etnie portano che bisogna farle convivere e soprattutto le prime generazioni fanno fatica a capire le nostre regole di convivenza." Della situazione in via Piave ha voluto recentemente rendersi conto di persona il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, percorrendo di notte le strade più a rischio e incontrando residenti e commercianti. "Bisogna far capire le regole chiare e probabilmente integrando in un progetto di sicurezza urbana, dove oltre all'aspetto di polizia che sicuramente c'è e lo stiamo cercando di fare al meglio, c'è anche una forma di educazione alla legalità italiana, dove alcune cose potrebbero essere anche regole, tipo il permesso di soggiorno a punti, tipo cose che incentivino i comportamenti adeguati." "Ci diceva che presso il suo corpo, il suo comando ci sono ben 14 etnie diverse. Questo è un bellissimo esempio di integrazione per quanto riguarda questi cittadini ma è anche un valido aiuto per voi. E' così?" "Assolutamente sì, perché faccio l'esempio degli incidenti dell'ultimo dell'anno che avevamo bisogno di avere delle telecamere di un bar cinese, abbiamo un agente cinese, è andato e in 30 secondi abbiamo avuto le immagini.".