Pronto già a febbraio scorso, l'improvvisa esplosione dell'epidemia di coronavirus in Italia ne ha deviato l'utilizzo e fino a metà giugno ha funzionato come Covid Center. Oggi il nuovissimo pronto soccorso del Policlinico universitario Campus Biomedico torna alla sua originaria destinazione, oggi che la fase emergenziale acuta sembra essere alle spalle. Ma questa è una fase forse ancor più delicata. “C'è un'altra fase che è quella della sorveglianza, cioè andare ad individuare gli eventuali positivi quanto prima, quindi con il contact tracing e un uso spregiudicato dei tamponi, affinché non partano focolai secondari”. Attenzione alta, dunque, alle situazioni critiche, scuole e mezzi di trasporto soprattutto, sfruttando al meglio ciascuna regione le proprie capacità. E sui negazionisti Covid di tutta Italia, che si sono dati appuntamento per sabato prossimo a Roma: “Sono polemiche irrispettose nei confronti soprattutto dei medici, degli infermieri, di tutti gli operatori che in prima linea combattono ogni giorno per difendere la nostra sicurezza e la salute pubblica”. 2100 metri quadrati di superficie interna, 348 posti letto disponibili in policlinico dotato di tecnologie all'avanguardia, 45 mila accessi annuali stimati sono i numeri della struttura, destinata a servire non solo il quadrante sud-ovest della capitale e che nasce già con un percorso totalmente separato per i pazienti sospetti Covid. “Un percorso protetto per pazienti sospetti Covid con la valutazione, un'osservazione da 10 postazioni e un'area Covid da due postazioni per i pazienti che dovessero risultare positivi al tampone molecolare e dovessero essere trasferiti in un ospedale Covid”.