L'Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli resterà sotto sequestro lo stretto indispensabile. "Tutta la parte che non è stata direttamente intaccata dalle fiamme potrà essere riaperta man mano che la Procura libererà gli ambienti dal provvedimento di sequestro". Le fiamme e il fumo hanno danneggiato soprattutto i piani - 3, - 2 e - 1, dove si trovava il Pronto Soccorso. "Dobbiamo cercare di fare in modo che almeno i servizi essenziali vengano ripristinati nel più breve tempo possibile". Nel rogo hanno perso la vita tre pazienti gli altri 174 che erano ricoverati sono stati trasferiti nei diversi ospedali di Roma e provincia. Alessia è un infermiera del reparto di Pediatria del San Giovanni Evangelista da vent'anni: "Adesso siamo stati dislocati a Palestrina nella Pediatria di Palestrina". Nel racconto degli infermieri amarezza e sconforto: "Noi come operatori sanitari veniamo da un periodo provante abbiamo vissuto la pandemia in prima linea, siamo stati nei reparti Covid, abbiamo visto tutto quello che è successo e francamente pensavamo di aver vissuto il peggio che potessimo vivere". In una palestra a pochi passi dall'ospedale è stato istituito un punto di primo intervento a breve sarà montata anche una tensostruttura. Il nosocomio della cittadina a 30 km da Roma aveva 220 posti letto e serviva un territorio vasto fino al confine con l'Abruzzo una struttura vecchia che doveva essere sostituita da un ospedale nuovo, annunciato da tempo ma i cui lavori non sono ancora cominciati.