Restano molto critiche le condizioni dei quattro soccorritori rimasti ustionati durante le operazioni di spegnimento di un vasto rogo che ha devastato un'ampia zona verde nel quadrante sud-est di Roma, il Pratone di Torre Spaccata. Si tratta di un capo squadra dei vigili del fuoco e di tre volontari della protezione civile, ricoverati nel reparto grandi ustionati all'ospedale Sant'Eugenio. "Sono, purtroppo, pazienti che hanno delle ustioni estese purtroppo e impegnativi anche dal punto di vista del danno respiratorio. Sono tutti e tre, tutti e quattro, scusate, in prognosi riservata e in pericolo di vita". Il più grave è il vigile del fuoco che ha ustioni sul 54% del corpo, meno estese Invece per i tre volontari che hanno però riportato una grave intossicazione a causa del fumo inalato e che al momento sono intubati e sedati. Le fiamme sono state domate, ma i vigili del fuoco stanno ancora lavorando sulle cause dell'incendio e la procura di Roma è infatti in attesa delle informative di vigili del fuoco e forze dell'ordine, solo dopo la trasmissione dell'incartamento a Piazzale Clodio verrà formalmente aperto un fascicolo di indagine. Al Sant'Eugenio la visita del presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, consapevole del fatto che la risposta agli incendi boschivi debba essere aumentata e che invita a una riflessione sul cambiamento climatico.