A Treviglio, in provincia di Bergamo, la SAME è una realtà imprenditoriale, che da oltre 80 anni da lavoro a tante famiglie. Vederla ferma nel periodo peggiore della pandemia, ci raccontano, è stata una ferita che non si è ancora rimarginata. In epoca pre-Covid, questo era all'Auditorium, da giugno è diventato il primo hub vaccinale all'interno di un'azienda in tutta la bergamasca. Prima i dipendenti e i loro parenti, ora si riparte. Ma questa volta la platea si allarga e da aziendale, l'hub diventa regionale, rivolto a tutta la comunità. "Abbiamo notato che, alcuni dipendenti, hanno fatto il vaccino in azienda, pur avendo avuto la possibilità di farlo, diciamo, sul territorio, per età, in tempi precedenti e questo ci ha fatto pensare al fatto che, in qualche modo, preferiscano effettuare la vaccinazione all'interno dell'azienda". Oggi i posti disponibili sono 100, tutti prenotati, 50 di questi sono prime dosi. Il dato è ben più alto di quello nazionale, sorprende se si guarda alle cifre dei prossimi sette giorni. Su 750, la metà sono di persone che non si sono ancora vaccinate. "A settembre, stimavamo che circa un 10% fosse ancora privo di Green Pass, però dal 15 ottobre, quando i Green Pass vengono controllati al 100% in portineria, in entrata, ci risulta che meno del 5% sia ancora senza Green Pass e senza vaccino". A giugno, su 1350 dipendenti, sono arrivate subito mille adesioni, Diego lavora qui da 26 anni, è stato il primo a vaccinarsi in azienda: "Sono stato vaccinato il primo giorno possibile dall'azienda, perché l'azienda ci ha dato questa opportunità per lavorare anche tranquillo e sereno, senza problemi". Michele di anni ne ha 28 e ai suoi colleghi non ancora vaccinati, vuole dire qualcosa: "Vorrei dire principalmente: vaccinatevi. Credete nella scienza e non alle fake news che girano sui social. Grazie a noi vaccinati, compreso me, l'Italia sta ripartendo, noi stiamo ripartendo e si lavora molto più sereni in azienda".