Live In, Palù: "Vaccino ai bambini? No reazioni avverse"

04 dic 2021
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"C'è una galassia di persone no vax, di genitori no vax ma anche semplicemente di persone nel dubbio che muovono una contestazione. La principale contestazione sui bambini sa qual è? E' che i casi testati sono davvero pochi, sono circa 3.000 e questo evidentemente non conferisce quella sicurezza, quella garanzia di cui i genitori evidentemente avrebbero bisogno. Come risponde a questa obiezione?" "Per chi ha un minimo di conoscenza di quella che è la scienza regolatoria è bene dire che 3.000 bambini è di più di quanti sono stati testati per il vaccino per la pertosse e inoltre se consideriamo gli studi validativi, quelli di fase 3 che si fanno sull'uomo con un controllo vaccinato e uno no, sono all'incirca sui 20-30 mila, che vuol dire 15.000 vaccinati, quindi se noi prendiamo 3.000 bambini nella fascia da 5 a 11 sono molto ma molto di più in proporzione rispetto a tutti gli adulti over 18. Aldilà di questo ecco c'è anche la vita reale perché ricordo che le autorizzazioni date dalle agenzie internazionali, quelle a cui noi facciamo riferimento all'FDA e l'EMA sono l'una un'autorizzazione emergenziale, vuol dire responsabilità è di chi poi questi vaccini li somministra mentre l'EMA da un'autorizzazione condizionata, vale a dire, a una continua revisione dei casi che l'industria deve portare all'agenzia regolatoria e soprattutto la responsabilità ricade sulle spalle delle agenzie regolatorie nazionali che devono sorvegliare quindi la vaccino sorveglianza e quindi valutare tutti gli effetti avversi e poi direi che 4.300.000 bambini sono stati vaccinati negli Stati Uniti che è una platea superiore a quella dei bambini che potenzialmente da noi dovrebbero essere vaccinati dai 5 agli 11 anni e che c'è una società scientifica, non solo di pediatria italiana ma quella statunitense, che non ha segnalato nessun caso di reazione avversa grave in questi bambini. Ricordo inoltre che la somministrazione del vaccino ai bambini è un terzo della dose di quella somministrata agli adolescenti quindi e i casi di reazione avversa che si sono verificati, non solo dai 12 ai 18 anni ma direi dai 16,17 ai 30 anni sono le miocarditi pericarditi, questa è la reazione avversa più grave." "Fa capire ai ragazzi che cos'è e di che cosa si tratta?" "E' diciamo, un'infiammazione del cuore e di quella membrana, il pericardio, che riveste il cuore che può portare a qualche scompenso temporaneo, allora ecco quello che si è visto, l'incidenza tra l'altro è nelle femmine di 1 a 100.000, nei maschietti di 1 a 25.000 circa, ecco ma sono tutti eventi che si risolvono con un recupero funzionale e anatomico dell'organo interessato. Diversamente da quanto avviene invece quando ci può essere l'infiammazione dovuta a Covid che é una parte di quella che è l'infiammazione sistemica multiorgano che è una complicanza molto seria che può portare a conseguenze ben più gravi perché alterazioni funzionali." "Quindi rapporto rischio beneficio?" "Quindi ecco quello che si valuta sempre è il rapporto rischio beneficio, cioè qual è il rischio del vaccino e qual è il rischio dell'infezione ed della patologia.".

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