Nel groviglio di regole da seguire in caso di positività al Covid-19 o di contatto stretto con un positivo che si sono susseguite negli ultimi mesi, proviamo a fare un po' di chiarezza. Per accertare un caso positivo oggi basta anche un tampone rapido eseguito in farmacia, in un centro privato o dal proprio medico curante. Scatta immediatamente la segnalazione all'ATS e dunque la quarantena. Ad occuparsene è la struttura stessa a cui ci si è rivolti. Una volta tornati a casa tocca fare i conti con i tempi. Fino a quando resterò in quarantena? Qui dipende se si è vaccinati e da quanto tempo. Per i positivi sintomatici vaccinati da più di 4 mesi e che non abbiano ancora ricevuto la terza dose l'isolamento previsto è di 10 giorni dal giorno successivo al test positivo. Al termine del periodo e dopo comunque almeno 3 giorni senza sintomi, sarà necessario un tampone, anche rapido, negativo. La stessa regola si applica ai non vaccinati positivi. Se si è invece risultati positivi ma si è vaccinati da meno di 4 mesi o si è già fatta la terza dose la quarantena durerà 7 giorni, al termine dei quali sarà necessario un tampone negativo, anche antigenico, da eseguire comunque dopo almeno 3 giorni senza sintomi. Poi c'è il capitolo contatti stretti. Anche qui, con l'entrata in vigore del decreto numero 229 del 30 dicembre 2021, sono cambiate le cose. Nessuna quarantena preventiva è prevista in caso di contatto stretto, anche in famiglia dunque, per chi ha già la terza dose o ha completato il ciclo vaccinale primario da meno di 4 mesi ed è asintomatico. In questo caso sarà sufficiente un auto sorveglianza di 5 giorni, che in altre parole significa antenne dritte. Se invece si è vaccinati da più di 4 mesi la quarantena preventiva prevista è di 5 giorni, al termine dei quali bisognerà effettuare un tampone negativo. Infine, per i non vaccinati, il periodo di isolamento preventivo resta di 10 giorni. Queste regole però non valgono per la scuola, anche se gli studenti sono vaccinati.