L'ultimo saluto a Luciano De Crescenzo: "Faro per tutti noi"

20 lug 2019
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L'abbraccio della città per salutare Luciano de Crescenzo, l'ingegnere filosofo, il professore Bellavista dalla cultura immensa che ha fatto dell'ironia la lente con la quale guardare e interpretare l'essere napoletani. Oltre 2000 persone nella basilica di Santa Chiara, nel cuore di Napoli, hanno partecipato commosse ai suoi funerali. Una cerimonia nella quale si è pianto, si è parlato dell'uomo d'amore che era e come lui stesso si definiva prendendo spunto da una battuta del suo celebre "Così parlò Bellavista" e si è anche riso tra le lacrime. Poi artisti, amici di sempre, che lo hanno ricordato in Chiesa. L'umorismo napoletano, nel quale Luciano eccelleva e che l'ha fatto passare ingiustamente per umorista, mentre Luciano era uno studioso, uno scienziato, un artista grandissimo, un grande filosofo e studioso di filosofia e di tutto il resto. Però l'umorismo napoletano di Luciano era raffinatissimo, era un umorismo d'amore. Si è spento un faro enorme, ma non solo per me, per noi amici, per la figlia, per il mondo, perché lui veramente è stato un grande grande grande amante della città di Napoli come siamo noi, e Napoli oggi ha ricambiato veramente tutto. Renzo Arbore, Marisa Laurito, Benedetto Casillo, Marina Confalone e Geppy Gleijeses, che ha rivelato che de Crescenzo fu minacciato dalla camorra per la scena di Bellavista, nella quale ridicolizzava un criminale. Un applauso ha accompagnato le parole dell'assessore comunale alla cultura, Nino Daniele, che ha annunciato che sarà intitolata una strada al professore. Quale strada gli intitolerà? Leui aveva, ripeto, una volta, scherzando, espresso questo desiderio di dedicargli questo vico belle donne a Chiaia, un po' ironizzando, diciamo, sul fatto che, ovviamente, amava le belle donne. Luciano de Crescenzo viveva da tempo a Roma, ma il suo rapporto con Napoli è stato un dialogo mai interrotto. Dopo i funerali nella sua amata città, la salma è partita per Furore, comune della costiera Amalfitana.

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