Mafia e Covid, Libera: fatti l'uno per l'altra

02 dic 2020
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6 interdittive antimafia al giorno da gennaio a settembre, in cima alla lista ci sono Campania, Emilia Romagna e Sardegna, 23 attività pre investigative collegate alla criminalità organizzata, 26 le direzioni distrettuali antimafia coinvolte, 128 le persone attenzionate. Usura in crescita del 6,5 %, con un rischio liquidità per circa 100000 imprese, società di capitali e allarmi per l cyber crimes in aumento rispetto allo scorso anno, dal turismo alla ristorazione, dal settore sanitario a quello dei rifiuti, dagli appalti all'energia, fino alla grande finanza. Dal rapporto, la tempesta perfetta, le mani della criminalità organizzata sulla pandemia, curato da Libera, emerge che l'infezione sanitaria del virus affianca l'infezione finanziaria mafiosa. Le mafie hanno un enorme vantaggio rispetto allo Stato, sfruttando il vantaggio proprio di non avere regole, se non quello interno al clan. E se è vero che mafiosi e corrotti approfittano da sempre delle sciagure sociali e naturali, è anche vero, spiega Luigi Ciotti, il Presidente di Libera, che le conseguenze della pandemia rischiano di produrre danni permanenti e strutturali se non sarà realizzato un cambiamento di paradigma politico ed economico. Colpisce infatti, tra i molti aspetti denunciati il rischio di una progressiva assuefazione, quindi normalizzazione del fenomeno criminale mafioso e di tutte le storture che lo alimentano.

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