In questo 2024 che rischia, dicono gli esperti, di essere il più piovoso degli ultimi 30 anni, il maltempo si sta accanendo sulla provincia pisana. È ancora disperso, dal 23 settembre, un bimbo di pochi mesi e un'altra alluvione ha colpito la zona. Questa volta non ci sono vittime, per il resto la cronaca è la stessa: case e fondi allagati, pompe in funzione e 15 persone salvate nel cuore della notte. "Ci siamo svegliati verso l'una e mia moglie si è accorta che c'erano i Vigili del Fuoco. C'era la cantina allagata e ci hanno detto di andar via". "C'era una macchina ferma con una famiglia dentro. Gli ho fatto un flash con la luce per farmi vedere e l'acqua si stava alzando allo sportello. Erano un padre, una madre e una bimba di 5 anni. Dalla finestra son riuscito a prendere la bimba e siamo riusciti a entrare tutti in casa". Storie di solidarietà che si ripetono, come gli stati d'animo dei sindaci delle popolazioni colpite. "Fondi a disposizione non ce n'abbiamo. Bisogna cambiare fase, cambiare approccio mentale e pensare che queste qui non sono più emergenze, è una condizione ordinaria e quindi va gestita per quella che è". "Insomma, ragazzi, ma come si fa?" E così ogni territorio aggiorna i suoi record di piogge, mai registrate con tale intensità in un secolo di misurazioni. Nell'area tra Cecina, Santa Luce, Riparbella, Montescudaio, Terricciola e Castellina Marittima torrenti e canali sono tracimati. A collassare, ancora una volta, il reticolo minore. "Sui piccoli corsi d'acqua", dice il Presidente Giani, "dovremmo concentrare le risorse". Intanto il sole torna a splendere, fino al prossimo diluvio.