Lo Stromboli resta un osservato speciale. Dopo il distacco di una parte della sciara del fuoco che, domenica pomeriggio, ha fatto scattare una allerta tsunami per una onda anomala alta un metro e mezzo che per fortuna non ha causato danni, il dipartimento della protezione civile ha elevato l'allerta per il vulcano da gialla ad arancione. L'innalzamento dell'allerta, spiega la protezione civile, determina il potenziamento del monitoraggio dell'attività vulcanica. In questo modo è possibile informare tempestivamente tutti i dipartimenti coinvolti negli eventuali soccorsi in caso di necessità. Il vulcano infatti, da domenica, ha dato il via ad una nuova e potente fase eruttiva con fuoriuscita di magma dal cratere sommitale che si riversa sulla sciara del fuoco. "C'è una geodinamica in corso che produce sia i terremoti che il vulcanismo. L'attività sismica può accelerare determinati eventi, ma comunque, spesso anche le eruzioni vengono precedute da una certa sismicità, anzi è il motivo per cui si vede la risalita del magma. Non è il caso del terremoto di ieri che era localizzato abbastanza lontano. Come Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia siamo in contatto quotidiano con il dipartimento nazionale di protezione civile, quindi tutto viene monitorato con la massima attenzione e qualsiasi allarme verrà dato almeno, di cui saremo a conoscenza, verrà dato immediatamente". La popolazione di Stromboli, abituata a convivere con le bizze del vulcano, è comunque stata messa in stato di preallerta.