Il concetto corretto è esattamente questo, che è quello di ridurre o minimizzare il più possibile il rischio. Quello che le guide alpine, gli alpinisti fanno, è affidarsi a informazioni che abbiano una, come dire, un'attendibilità e quindi che siano attuali, corrispondenti a quello che sta succedendo sulla montagna e questo lo possono dare i rifugisti, piuttosto che le guide alpine stesse. E poi, se gli itinerari vengono valutati pericolosi, o evitarli oppure semplicemente trovare delle vie alternative di salita, chiamiamole più sicure, o comunque meno esposte ai rischi presenti.