Sono ormai parte ineliminabile della nostra quotidianità, salvavita nostro e altrui, di sicuro ci accompagneranno per ancora molto tempo. Parliamo ovviamente delle mascherine, dalle chirurgiche alle filtranti, ossia FFP2, FFP3, fino alle cosiddette di comunità in cotone, l'enorme fabbisogno ha avuto come effetto che nella marea di dispositivi arrivati dall'estero siamo finiti anche prodotti irregolari con certificazioni fasulle o addirittura contraffatti, per questo è fondamentale capire se una mascherina chirurgica o no sia affidabile o meno. Innanzitutto la differenza è basilare, le mascherine chirurgiche non possono essere spacciate per dispositivi di protezione individuale, sono dispositivi medici proteggono quindi gli altri, ma non chi le indossa, a differenza delle mascherine filtranti facciali, le FFP2, FFP 3 o N95, sono dei veri e propri dispositivi di protezione individuale DP, un prodotto per essere tale deve rispettare quanto stabilito nel regolamento dell'unione europea, 425 del 2016, sono DP appartenenti alla categoria 3 di rischio per essere messe in commercio i produttori devono prima passare il vaglio di un organismo notificato, specializzato nella certificazione dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, l'organismo notificato certificherà l'aderenza del prodotto ai requisiti di una determinata norma tecnica e solo allora il produttore potendo dimostrare la conformità del prodotto può opporre il marchio CE, ma in molti casi le certificazioni o le garanzie sono assenti o sospette, capire l'autenticità o meno dei prodotti, verificando le diciture sulle etichette o i codici apposti non è certo semplice. Inoltre i controlli dell'istituto superiore di sanità del ministero della salute sono oggi derogati per lo stato d'emergenza e anche l'INAIL può autorizzare la commercializzazione di presidi fabbricati in Cina e non validi in Europa, pochi giorni fa i Nas hanno sequestrato 6 milioni di mascherine filtranti provenienti dalla Cina, i prodotti riportavano dei certificati di conformità contraffatti, dei 553 milioni di mascherine arrivati dall'estero il 10% non è conforme e a volte addirittura inutile, quindi pericoloso. Si parla di 55 milioni di pezzi arrivati a farmacie e negozi, avvolte utilizzati anche all'interno degli ospedali,