Era al quinto mese di gravidanza Anastasia Shakurova e forse proprio questa gravidanza, che segnava il definitivo addio al suo ex, ha fatto scattare la follia omicida nella testa di Stefano Perale, l’uomo che venerdì notte ha ucciso la trentenne di origini russe e il suo nuovo fidanzato, Biagio Junior Buonomo, trentun anni. Questo particolare, emerso dall’esame autoptico, non fa altro che completare un quadro indiziario che già dalle prime ore dopo il duplice omicidio si era configurato come un delitto passionale, oltretutto premeditato, come lo stesso Perale ha confermato agli investigatori subito dopo l’arresto. L’autopsia dovrà confermare esattamente quale sostanza l’insegnante ha fatto bere alla coppia di fidanzati, ma di certo si è trattato di un sonnifero. La donna poi è stata soffocata con una violenta pressione protratta sul naso e sulla bocca, come si legge sul referto dell’esame autoptico, mentre l’ingegnere napoletano è stato ucciso con un corpo contundente, probabilmente una spranga, in un’azione violenta accanita e ripetuta. Il ragazzo è stato colpito soprattutto alla zona della testa con almeno cinque colpi. Nessuno nella palazzina alla periferia di Mestre ha sentito nulla di quel duplice omicidio. I vicini parlano di Perale come di una persona tranquilla che si vedeva in giro sempre da solo e che scambiava poche parole con chi incontrava. Durante il primo interrogatorio in carcere l’insegnante si è avvalso della facoltà di non rispondere. I suoi difensori non escludono la possibilità di chiedere la perizia psichiatrica sul loro assistito.