Ancora un naufragio davanti alle coste della Libia. Un gommone carico di extracomunitari, partiti da poco da una spiaggia del paese africano, è naufragato a undici miglia. Continua a salire il bilancio dei morti nel Canale di Sicilia, così come continua a salire il numero dei migranti che salpa dalla Libia nonostante le proibitive condizioni del mare. Il fenomeno dell’immigrazione dall’Africa verso l’Europa è stato al centro di un’intervista che il Ministro dell’interno, Marco Minniti, ha rilasciato al giornale tedesco Die Welt. “Il nostro obiettivo in Libia – ha detto Minniti – non è ancora stato raggiunto. È stato fatto molto in quel paese e il confine a sud è controllato meglio”. Ma la preoccupazione del Ministro dell’interno si centra in particolare sui guerriglieri dell’Isis che fuggono dalla Siria e dall’Iraq e cercano rifugio in Libia, per poi tentare la fuga in Europa. “Fino a qualche tempo fa – ha dichiarato Minniti – era impensabile che i combattenti dell’Isis si imbarcassero sulle carrette del mare e tentassero la traversata. Adesso questo è un rischio concreto”. Infine difende l’operato dell’Italia nella gestione dell’emergenza: “Il nostro Paese – ha detto Minniti – ha alle spalle anni pesanti ed ha rischiato anche la rottura con l’Europa, perché lui ha lasciato il problema del Mediterraneo sulle spalle dei paesi che hanno accolto i migranti. Quando abbiamo messo sul tavolo una strategia organica sulla questione dell’immigrazione, che aveva come obiettivo risolvere il problema dall’altra sponda del Mediterraneo – ha concluso – la reazione è stata cortese, ma scettica”.