Sarebbero morti annegati durante la traversata del Canale di Sicilia i nove migranti, sette donne e due uomini, i cui corpi sono stati portati a Catania dalla nave militare svedese Bkv 002, assieme ad altre 650 persone recuperate in più operazioni di soccorso nel mar Mediterraneo. Secondo una prima ricostruzione, i nove erano tutti sullo stesso natante. Sull’episodio stanno indagando gli agenti della squadra mobile della questura di Catania mentre non si ha alcuna notizia di altre 60 persone disperse da due giorni. Erano su una barca salpata dalle coste libiche, assieme ad altri 80 migranti tratti in salvo dopo che il mezzo sul quale stavano attraversando il Mediterraneo si è capovolto. Dal primo gennaio al 30 giugno i migranti sbarcati sulle coste italiane sono stati 83.360, sono dati ufficiali del Ministero dell’interno. Nello stesso periodo del 2016 erano stati poco più di 70.000: un aumento del 18,7%. A questi andranno aggiunte le persone giunte in Italia tra venerdì e sabato circa 400 a Brindisi, 280 recuperate in operazioni di soccorso al largo della Libia, coordinate dalla Guardia costiera, e le 650 sbarcate a Catania. Tutti i migranti dovranno essere identificati prima del trasferimento in strutture ricettive in Campania, Veneto, Lazio e Calabria.