Sulle note di questa ballata scritta proprio per Pino Pinelli, il ferroviere anarchico ingiustamente accusato della strage di Piazza Fontana, si sono svolti i funerali della vedova Licia Rognini che si è spenta a Milano all'età di 96 anni. Per l'ultimo saluto avvenuto in forma privata e senza la presenza delle istituzioni per volere della famiglia, è stata scelta la casa funeraria San Siro alla periferia di Milano. Le bandiere dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e quelle rosse e nere del Movimento Anarchico hanno sventolato numerose. Sul feretro la foto di Licia con quel suo sguardo fiero diretto mai rassegnato come a voler ricordare la promessa mantenuta per tutta la sua vita: difendere l'innocenza del marito dalle accuse false che gli erano state rivolte dopo la strage di Piazza Fontana e far emergere la verità. Il prossimo 15 dicembre saranno trascorsi 55 anni dalla scomparsa di Pinelli che morì a 41 anni precipitando dal quarto piano della Questura di Milano dopo essere stato trattenuto in stato di fermo per tre giorni. Le figlie Silvia e Claudia, da sempre vicine alla loro mamma, rivolgono un messaggio alle nuove generazioni affinché la loro storia non venga dimenticata. "Le nuove generazioni devono conoscere che cos'è la nostra storia e perché solo così possiamo diventare una democrazia compiuta". "La speranza e lei ha continuato a sperare che qualche cosa si potesse cambiare e ha continuato a lottare fino all'ultimo per questo aveva ancora il coraggio di indignarsi". Nel 2009 l'allora Presidente Giorgio Napolitano indicò Pinelli come la diciottesima vittima di Piazza Fontana, nel 2015, Licia venne nominata commendatore al merito della Repubblica. Alla fine della cerimonia i presenti hanno salutato il feretro intonando cori e canzoni come Luna Rossa e Bella Ciao. Dopo la cremazione le spoglie di Licia raggiungeranno quelle di Pino nel cimitero di Turigliano a Carrara.