I video scorrono, sui cellulari le immagini ci portano sul campo in Ucraina per le strade dove si vedono i carri armati russi, come ci mostra Ivan che da anni vive a Milano. "Abbiamo immagini vicino a Kiev di carri armati che sono impantanati nel fango abbandonati e i russi combattono ma anche noi. Ogni sera arrivano notizie di bombardamenti aerei. Vogliono occupare, bloccare tutte le strade che portano all'Europa." Slogan, cartelli, sorrisi, ma ci sono anche tanti volti rigati dalle lacrime. "Ho marito li, mio figlio invece è venuto anni fa qua in Italia. Però non è che penso solo alla mia famiglia. Penso alla mia terra, il mio popolo. Penso al mio popolo." In centro a Milano a pochi passi dal Duomo, la comunità ucraina si è di nuovo riunita per la pace. Alina e Yulia si abbracciano e pregano per la loro gente. "Sono fiera di essere ucraina. Sono fiera della mia patria. Sono orgogliosissima. Viva l'Ucraina." "Non è soltanto una guerra, è uno sterminio. Sterminio di ucraini con la loro cultura e con la loro storia. Proprio questo non lo puoi digerire. Io lo ritengo uno sterminio quello che sta succedendo in Ucraina." Tutti hanno un amico, un figlio, un familiare che vive in Ucraina in qualche città bombardata dai militari russi. Bohdan vorrebbe essere lì a Kiev per unirsi ai suoi amici pronti a combattere per difendere la loro città. "Tutta la mia famiglia è lì. I miei ex compagni di classe sono lì a prendere i fucili. Chi serve in esercito sono già lì da giorni a combattere. Sono pronti a incontrare i russi, sono pronti a combattere." E fra gli applausi si canta l'inno nazionale pensando alla propria terra ferita.