Scarcerato con obbligo di firma. È il provvedimento che ha deciso di adottare il giudice Maria Vicidomini nei confronti dell’uomo, originario della Guinea, che due giorni fa ha aggredito con un coltello un poliziotto all’esterno della stazione centrale, mentre con altri agenti tentava di bloccarlo. Il poliziotto se l’era cavata senza ferite di rilievo per il semplice fatto che aveva preventivamente indossato il giubbotto antiproiettile. Il caso passa, ora, all’ufficio immigrazione della questura di Milano perché l’aggressore, che nel nostro Paese ha precedenti per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, è irregolare e già il 4 luglio scorso aveva ricevuto un provvedimento di espulsione rilasciato dalla Questura di Sondrio. Il PM Paola Pirotta aveva chiesto al giudice la convalida dell’arresto e la misura cautelare in carcere per tentato omicidio, ipotesi di reato respinta dal giudice, e resistenza a pubblico ufficiale, reato, invece, riconosciuto dal GIP. Il giovane è anche indagato a piede libero per minacce perché, prima di essere fermato, aveva inveito mostrando l’arma agli autisti di un bus navetta per l’aeroporto. Dopo l’arresto aveva pronunciato frasi farneticanti tra cui “voglio morire per Allah”, ma gli inquirenti avevano da subito escluso la pista terroristica.