Modena, botte e rapine bloccati 5 minorenni

08 gen 2025
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Schiaffi, calci, pugni, minacce con i coltelli, rapine violente. Agivano in gruppo, tutti minorenni, sceglievano una vittima tra loro coetanei. La richiesta di piccole somme o di una sigaretta, una scusa per avvicinarsi, un rifiuto bastava a scatenare la violenza, le botte per impossessarsi di poche decine di euro o a volte di un telefonino o un tablet o delle cuffiette per il cellulare. Lo scopo delle aggressioni non era il denaro o il valore degli oggetti sottratti ma l'affermazione della prepotenza. Avevano creato allarme nel centro di Modena in tre settimane tra ottobre e novembre, almeno nove le rapine. Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale hanno lavorato insieme per individuare e bloccare i responsabili. Sono cinque studenti, tre italiani e due stranieri, tra i 14 Ei 17 anni. Riprese da videocamere di sicurezza e da telefonini, alcune delle aggressioni. All'uscita di scuola, alle stazioni dei treni o degli autobus o di sera nei luoghi della movida. "La prevaricazione, la voglia appunto di affermarsi in maniera violenta con pretesti banali da parte appunto di questi ragazzi nei confronti di giovani coetanei indifesi". I cinque presunti responsabili sono accusati in concorso dalla Procura per i minorenni di Bologna di rapina e lesioni. Per uno degli indagati è scattata la misura della permanenza domiciliare, per gli altri quattro disposto il collocamento in comunità, uno di loro trasferitosi nel frattempo all'estero, non è stato rintracciato. Mentre sono in corso accertamenti su altre aggressioni. Ragazzi normali, di famiglie normali.

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