Copioni che si ripetono incessanti. Vittime predestinate di violenze familiari. Uomini che uccidono solo perché non accettano la decisione di una donna di lasciarli. Succede ancora, stavolta in una villetta a Castelfranco Emilia, provincia di Modena, intorno a mezzogiorno Salvatore Montefusco, imprenditore edile di 69 anni, entra armato nella casa dove vive la donna, da cui si sta separando. Gabriela Trandafir di 47 anni che vive lì con la figlia avuta da una precedente relazione, Renata di 22 anni e un altro figlio 14enne avuto con lui. Le uccide entrambe a sangue freddo, senza un motivo, nel giorno in cui era prevista la sentenza per la loro separazione. Un'amica della ragazza racconta sconvolta: "Lei aveva paura perché proprio ieri, eravamo in stanza, lei disse sì domani c'è la sentenza, però ho detto dai state tranquille vedrai che avendo il fratellino minorenne, non vi possono buttare fuori di casa. Ha detto è una persona cattiva, mi ha detto, questo si, me l'ha detto lei, Renata, la ragazza". "Oggi c'era la sentenza di separazione?" "Sì, sì" "Avrebbero potuto lasciare la casa a loro?" "Sì". Per Renata, il marito della madre era capace di tutto, un'intuizione troppe volte sottovalutata e ignorata, che poi si trasforma in una condanna. L'uomo, che si è costituito ai Carabinieri, ora è in stato di fermo. Avvisati dai vicini che hanno udito gli spari, i soccorritori non hanno potuto fare nulla per salvare le due donne.