"Stiamo cercando di far partire un'iniziativa, non solo sul territorio cosentino, abbiamo il sostegno anche di tutti i collettivi e scuole anche di tutta Italia. E questo per noi è molto importante perché quello che vogliamo fare, prima di tutto, e lanciare un movimento, lanciare un messaggio che è quello del sostegno alle vittime". Istituto Superiore Majorana Valentini, un complesso che comprende il liceo scientifico e geometra. Qui, da una settimana, gli studenti hanno occupato palestra e Aula Magna. Le ragioni di questa protesta, però, sono parecchio diverse da quelle tipiche dei liceali. "In aula professore, a fine anno scolastico, lui appunto esplicitamente mi ha chiesto una foto del seno in cambio della sufficienza. Sono andata subito da alcuni miei compagni fidati a dire cosa era successo, ovviamente loro mi hanno creduto subito perché sapevano il professore già che tipo di persona era e quindi mi hanno accompagnato in presidenza a parlare con la Preside. Per prima cosa non è che c'ha creduto subito, è sempre la solita questione: ma sei sicura? Ma è vero? Non è che ti sei sbagliata? Eccetera, eccetera. Però poi sembrava che, appunto, mi avesse creduto". "Si sedeva sempre vicino ad una nostra compagna di classe con la scusa magari di aiutarla a fare degli esercizi le metteva la mano sulla schiena e piano piano poi scendeva verso il sedere. Poi magari questa mia compagna cercava di spostarsi ma lui comunque si riavvicinava, ad ogni compito era così. Ma questa cosa, poi, è uscita alla fine dell'anno. Lei ha cambiato scuola perché c'era questo professore e invece magari di denunciare lo è andata a dire alla Preside, però la Preside non ha fatto nulla e lei ha cambiato scuola, ha preferito così prendere direttamente le distanze". Se oggi queste ragazze parlano e una di loro ha denunciato anche ai Carabinieri è sulla spinta di una pagina Instagram, call.out creata un'altra ex allieva dello stesso Istituto che oggi vive altrove e che quegli anni li racconta così: "Ci avvolgeva con il braccio sulla spalla in modo tale che facendo mano morta potesse sfiorarci il seno. Le denunce arrivano sia dalle studentesse della mia ex scuola, sia da studentesse che hanno avuto in passato il professore in questione. Di conseguenza stiamo parlando di un lasso temporale estremamente esteso. Stiamo parlando addirittura di circa 8-12 anni fa". In attesa dell'arrivo degli Ispettori del Ministero la Dirigente scolastica non rilascia interviste. Le verità fattuali sono ancora tutte da accertare, ma resta la domanda: possibile che in tanti anni nessun professore si sia accorto di nulla? "No, io non avevo mai avuto sensazione di una cosa del genere. Forse la addebito a una nostra colpa, cioè che abbiamo perso la capacità di ascolto dei ragazzi. Perché noi siamo il corpo docente più anziano d'Europa e forse non parliamo più lo stesso linguaggio".























