Le sentenze dopo un lutto non riportano in vita e non possono risvegliare nessun dolore, perché il dolore è sempre presente nei familiari. "Ma che risvegliare...no, perchè c'è sempre". Marco è il fratello di Davide Astori, il campione della Fiorentina scomparso in una camera d'albergo ad Udine 3 anni fa. Francesca Fioretti ne era la compagna. "Io sono molto felice ed orgogliosa che finalmente è stata fatta giustizia a Davide, anche se sono molto dispiaciuta perché ad oggi lui poteva essere qui con noi. Però spero vivamente che questa sentenza possa servire in futuro a salvare una sola vita umana, anche una sola". Il primo verdetto è di condanna, con oltre 1 milione di euro di provvisionale per la famiglia di Astori. Un anno con la condizionale per l'unico imputato di questo processo, Giorgio Galanti, Direttore Sanitario della medicina dello sport di Careggi, la sua firma su due certificati di idoneità sportiva del campione viola. In attesa della motivazione della sentenza possiamo dedurre che il Giudice abbia sposato la linea del PM, quella della responsabilità, della sottovalutazione delle aritmie emerse durante la prova di sforzo. Anomalie che avrebbero forse suggerito degli approfondimenti, anche se la perizia disposta dal Tribunale sembrava ascrivere il decesso nelle fatalità. Ci sono per la difesa, quindi, elementi per un nuovo e diverso giudizio. "Dalle risultanze processuali, ivi compresa la perizia, l'esito a nostro avviso avrebbe dovuto essere diverso. La giustizia è fatta di 3 gradi e noi sicuramente ci rivolgeremo al Giudice d'Appello".