Conosciuto come schivo, riservatissimo, lontano dalle grida dei palazzi Niccolò Ghedini se ne va esattamente alla stessa maniera, senza fare rumore. Avvocato di fama, parlamentare di Forza Italia per 4 legislature, Ghedini è morto a 62 anni per complicanze dovute ad una forma di leucemia, all'ospedale San Raffaele di Milano, dopo un trapianto di midollo eseguito nei mesi scorsi. Amico prima ancora che legale di fiducia di Silvio Berlusconi, è stato proprio il leader di Forza Italia a scrivere commosso: "Niccolò era un grande, carissimo amico, professionista eccezionale, colto e generoso". Parole toccanti, sincere, quelle di Berlusconi per il suo ormai ex braccio destro in questioni delicatissime come i processi relativi al caso Ruby, ma anche i procedimenti Mediatrade, SME e Mills. "Addio, per noi sei sempre qui", ha scritto ancora su Facebook. "Sono sconvolta, il nostro gruppo perde un punto di riferimento insostituibile, un consigliere acuto, leale, attento", sono le parole di Marina Berlusconi. Ghedini lascia la moglie Monica e il figlio Giuseppe, i due grandi amori della sua vita. Come politico il suo nome resterà legato alla stagione delle leggi che ha difeso in Parlamento per oltre un decennio: il legittimo impedimento, il lodo Alfano, la legge Cirami, la legge ex-Cirielli e le leggi sulle intercettazioni.