Lui ha 46 anni. È un narcotrafficante del clan Contini che teneva i rapporti con i cartelli della droga sudamericani. È in cella da sei mesi. È uno di quei personaggi che, anche se in carcere, sono tenuti sotto stretta osservazione dai Carabinieri che all’alba, nel corso di una perquisizione in una delle abitazioni normalmente usate dalla sua famiglia, nella stanza da letto, in una intercapedine ricavata del soffitto e nascosta dall’armadio, hanno trovato un borsone che conteneva lingotti d’oro, diamanti, collane e gioielli per un valore di poco superiore ai 2 milioni di euro; un tesoro che i Carabinieri di Napoli hanno sequestrato benché nulla fosse di provenienza furtiva per la assoluta sproporzione tra quel tesoro e le dichiarazioni dei redditi da nullatenente dell’uomo, che è in cella con l’accusa di associazione mafiosa e traffico internazionale di droga. Per poter entrare nell’abitazione dell’uomo i militari hanno superato un sofisticato sistema di videosorveglianza ed allarmi, che proteggeva la casa in una zona di Napoli che si trova nei pressi della stazione ferroviaria. Tra i preziosi sequestrati spicca un collier in diamanti composto dalle lettere del nome Luisa, quello della moglie del reggente Edoardo Contini. C’è anche una fede dorata, con incisione del nome della moglie del boss, di cui i Carabinieri, però, non forniscono il nome.