Le storie di chi ha perso o sta per perdere il reddito di cittadinanza a Napoli sono soprattutto storie di lavoro povero, non qualificato, precario, nero o grigio, che quasi mai passa dai centri per l'impiego. Gaetano Massotti 58 anni è uno di quelli che si è sempre arrangiato con lavori saltuari, anche durante il periodo del reddito. Ha ricevuto l'sms di stop al sussidio. "E comunque con 500 euro al mese lo stesso non si riesce a campare. Il reddito era un aiuto per forse per farmi sopravvivere un poco, un poco meglio." Tra i vari lavori saltuari Massotti ripara macchine del caffè e vende al mercato dell'usato. "Se vieni a casa mia trovi tutte le macchinette del caffè rotte da aggiustare, poi come lavoro io faccio pure mercati dell'usato." Nel suo racconto ci descrive un'unica occasione di lavoro regolare che però a guardar bene di davvero regolare aveva ben poco. "L'ultimo lavoro che ho fatto a Marcianise che dovevo alle 5 del mattino su un camion e mi dovevo ritirare alle 9:30 di sera." "Le davano quanti soldi al mese?" " 1.000 euro al mese contribuiti." Anna Evangelista ha un figlio che frequenta l'università e sa che non ha più i requisiti per il reddito. "Vivo con l'ansia, non dormo la notte perché posso ricevere pure io all'improvviso il messaggio come l'hanno ricevuto tante persone." Fa parte del comitato disoccupati 7 novembre e sta per iniziare un corso di formazione per lavori socialmente utili che spera la porterà a un lavoro stabile. E' una parrucchiera. Uno degli ultimi impieghi in un salone, racconta, prevedeva 12 ore di lavoro al giorno per 150 euro alla settimana. "Fatevi il conto dalle 8 di mattina alle 8 di sera, 150 euro a settimana, suddividiamo. Quanto è? Meno di 3 euro all'ora." Lei fa la parrucchiera se ho capito bene. "Ha mai avuto un contratto?" "Mai. Io non ho contributi, ho 48 anni ma non ho contributi." Per i cosiddetti occupabili, persone tra i 18 e i 59 anni senza minori, disabili o over 65 a carico, da settembre ci sarà un assegno di 350 euro mensili per massimo 12 mesi mentre partecipano a percorsi di formazione ma non si sa ancora con quali modalità.