Terra mia, la canzone di Pino Daniele, accompagna un fiume di persone. Migliaia in corteo per non abituarsi mai all'orrore delle mafie. Reggendo un lenzuolo di 20 m per 10 con l'arcobaleno della Pace. È Napoli la piazza principale della ventisettesima Giornata della Memoria e dell'Impegno, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico "E oggi io auguro a tutti un conflitto. Il conflitto che io auguro a tutti in un momento di fatica di sofferenza, pensando alla guerra, e anche altre 33 guerre che sono in atto sulla faccia del pianeta, no. Il conflitto che io... Auguro a tutti il conflitto delle proprie coscienze." "Oggi le mafie uccidono di meno ma ci potrebbero persino comprare, non in senso di corruzione ma di farci diventare un oggetto tra gli oggetti." "Mi fa un esempio concreto. Qual'è il suo timore in questo quadro." "Il mio timore è che i soldi del PNRR possano andare in mano a loro." La memoria è richiamo contro l'indifferenza e bisogna onorare chi ha pagato con la vita il diritto alla dignità di essere uomini opponendosi alla disumanità delle mafie. Questo il cuore del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In corteo, infatti, tanti reggono foto con i volti delle vittime che vengono ricordate una per una, scandendone i nomi. Sfilano anche il Presidente della Camera Roberto Fico, il Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. "La mafia, le ciminalità organizzate, la Camorra, noi dobbiamo metterle al centro sempre di un'agenda politica fin quando questo fenomeno orribile non sarà socnfitto." "Noi abbiamo molti comuni della provincia di Napoli in difficoltà per recrudescenze criminali. E quindi dobbiamo stare vicino ai sindaci che si stanno impegnando proprio per affermare i principi di legalità.".