"Posso chiedere a cosa brindate?" "All'estate, alla fine della settimana di lavoro, alla libertà." Il caldo torrido, anche sulla Campania, spinge tanti sulle spiagge. Siamo a Napoli, che sta registrando un boom di presenze turistiche, con oltre il 70% degli arrivi che si fermano qui o sulle isole. Si attende il tutto esaurito per questa estate, la prima senza le restrizioni Covid che abbiamo visto negli ultimi due anni. "Libertà e potersi guardare realmente con le persone." "Speriamo che, insomma, si consolidi questa libertà che stiamo avendo oggi." "C'era anche un'ansia personale, mentre invece adesso si sta più tranquilli." "Non è stato semplice. Ancora stiamo subendo questa difficoltà, ma siamo ottimisti." Resta aperto il tema delle concessioni balneari, sulle quali l'Europa sollecita il rispetto delle regole comunitarie per la concorrenza e censura i tassi al di sotto dei valori di mercato. In Italia si è raggiunto faticosamente un accordo, imponendo una scadenza alle concessioni, fissata per la fine del 2023. Dopodiché ci saranno gare aperte a tutta Europa, rimandando a un successivo momento la questione degli indennizzi. La Campania ha ben 140 chilometri di coste, sulle quali ci sono concessioni estremamente frammentate, circa 900 e solo il 20% di spiagge libere. Questo dà la dimensione della questione, che desta preoccupazione nella categoria. "Noi non siamo contrari alla concorrenza. Però vogliamo regole certe, ma le vogliamo sapere oggi. Vogliamo sapere l'equo indennizzo, il valore dell'azienda, come ci verrà riconosciuto il lavoro fatto in 20, 30, 40, 50 e anche 100 anni su queste spiagge. Noi abbiamo tutelato questo bene, che sappiamo perfettamente: è un bene dello Stato ed è un bene di tutti. Oggi, proprio perché abbiamo fatto un buon lavoro, siamo diventati appetibili per i grossi gruppi internazionali, per i fondi comuni d'investimento, per quanti, di balneazione, non ne capiscono nulla. Forse hanno solo i capitali.".