Autorizzata a sbarcare al porto di Salerno la Geo Barents con 248 naufraghi salvati negli ultimi giorni nel Mediterraneo centrale. Sulla nave di Medici Senza Frontiere ci sono famiglie con bambini e neonati, 60 minori soli e tra loro un bambino di appena 10 anni. Erano stati evacuati un ragazzo con forti dolori addominali e due donne con i loro bambini piccoli, tra cui Alì, nato a bordo della nave subito dopo il soccorso. Destinazione Bari invece per la Humanity 1 con 261 persone soccorse in diverse operazioni e tra loro 40 donne, 70 ragazzini e 23 bambini piccoli. Drammatici i racconti dei profughi sopravvissuti alla detenzione in Libia e alla traversata nel Mediterraneo. Le violenze, le torture, le uccisioni subite dai compagni di cella e la sorte che toccherà a quei compagni di viaggio fermati e riportati indietro dai militari libici. Sono tre le navi umanitarie impegnate da inizio dicembre in operazioni di ricerca e soccorso. A Lampedusa giovedì sera era attraccata la Louise Michel, 33 egiziani erano stati fatti sbarcare mentre altri barchini entravano in porto con 150 migranti e profughi subsahariani ma anche siriani e palestinesi, e tra loro famiglie con bambini. L'hot spot è di nuovo oltre il limite della sua capienza. Decine di barche e gommoni con centinaia di persone sono partite senza sosta negli ultimi giorni dalle coste di Libia e Tunisia Finché le condizioni del mare hanno permesso la navigazione, approdate sulle coste del Sud Italia in autonomia o soccorse dalla Guardia Costiera e Guardia di Finanza. Le ultime due operazioni sul versante ionico della Calabria.























