L'Italia, il Paese dei balocchi. Come nel libro di Collodi, in cui i ragazzi che non studiano vengono trasformati in asini, i quindicenni italiani hanno perso competenze sia in letteratura che in matematica. Secondo l'ultimo report dell'OCSE, rispetto ai loro coetanei di dieci anni fa, oggi i quindicenni hanno un livello di lettura molto inferiore, anche se il risultato peggiore riguarda le scienze, tanto che molti di loro escono da scuola senza avere le competenze di base, richiesti dal corso di studi. L'unica notizia meno negativa arriva dalla matematica, dove i risultati sono rimasti stabili, anche se modesti. Circa il 24% dei nostri studenti quindicenni non ha raggiunto il livello di base di competenze in matematica, contro una media OCSE del 22%. Dati che fotografano anche altri due aspetti. Da una parte la forbice tra Nord e Sud, dove gli studenti con scarse competenze sono il doppio rispetto al Nord. Dall'altra, ancora una volta, l'impietosa differenza legata agli stereotipi di genere sulle materie scientifiche. I ragazzi hanno ottenuto 16 punti in più, rispetto alle ragazze, in matematica, più del doppio della differenza rilevata in media nei paesi OCSE. Solo nella lettura, le ragazze ottengono punteggi superiori. Se la scuola è il nostro passaporto per il futuro, come diceva Malcom X, il rischio è di dover scendere alla prossima fermata.