Nessuna zona gialla fino il 30 Aprile, rimarrà un'Italia a due colori, rossa o arancione. Il decreto legge approvato dal governo Draghi di fatto proroga il DPCM dello scorso 2 marzo e inserisce nuove misure restrittive dal 7 Aprile. Restano dunque ancora chiusi bar e ristoranti eccetto che per l'asporto. Il decreto apre però alla possibilità per il Consiglio dei Ministri di prevedere delle deroghe, un allentamento delle misure in presenza di un decisivo calo dei contagi e un netto aumento delle somministrazioni dei vaccini. Come annunciato dal Premier Draghi dal 7 Aprile anche in zona rossa si tornerà a scuola in presenza fino alla prima media a differenza di quanto accadeva prima, le Regioni non possono derogare, in zona arancione se andrà in classe fino alla terza media, alle superiori lezioni in presenza per almeno il 50%. Scatta l'obbligo di vaccinazione per il personale sanitario, medici e infermieri ma anche farmacisti, requisito essenziale all'esercizio della professione. Dovranno essere le regioni a segnalare alle ASL coloro che rifiutano di vaccinarsi per i quali è previsto il demansionamento o il taglio dello stipendio. Altra novità riguarda lo scudo penale per gli operatori sanitari che somministrano i vaccini, il DL esclude la punibilità ossia l'omicidio colposo e lesioni personali colpose, se l'uso del vaccino è conforme alle indicazioni delle autorità competenti.