La terza dose funziona contro la variante Omicron. A farlo sapere, dopo test preliminari, condotti nelle ultime settimane, sono Pfizer e Biontech, le due aziende produttrici del vaccino più usato contro il Covid. Con due dosi si riduce fortemente il rischio di ospedalizzazione e di malattia grave prodotta da Omicron, ma la terza, moltiplica per 25 la produzione degli anticorpi efficaci contro la nuova variante, che da quando è stata identificata in Sudafrica, si è già diffusa in 57 Paesi. Dunque, la dose booster, garantirebbe una protezione sostanzialmente analoga a quella che si otteneva, con due dosi, contro il virus originale e le altre varianti finora in circolazione. Le buone notizie per la lotta al Covid non si fermano qui, le aziende infatti assicurano di essere pronte a consegnare i primi lotti di vaccino, aggiornato contro la variante Omicron, entro 100 giorni e dunque entro marzo 2022, senza alterare le quantità promesse, ovvero 4 miliardi di dosi per il prossimo anno. In precedenza, spiegano dall'Azienda, altri vaccini specifici per varianti, sono stati testati e hanno prodotto ottimi risultati di neutralizzazione e di sicurezza. Dal Sudafrica, Paese di origine della variante, un piccolo studio preliminare condotto su soli 12 pazienti vaccinati, mette in luce come Omicron riduca significativamente, di 41 volte, gli anticorpi generati dal vaccino Pfizer-Biontech. "Quello che è emerso, è un'abilità molto inferiore del sangue delle persone che hanno ricevuto il vaccino Pfizer, di neutralizzare Omicron." In generale, abbiamo visto come Pfizer e Biontech ammettano che la variante Omicron riesca, parzialmente, ad evadere le difese creati da due dosi di vaccino. Molto meglio fare subito la terza.