Si scatenano gli animalisti in Trentino per l’uccisione dell’orsa KJ2. Saremo il vostro incubo, hanno scritto su un grande lenzuolo appoggiato sul terreno dove l’orsa è stata uccisa dalle Guardie forestali trentine. Dunque, non solo denunce promesse un po’ da tutte le associazioni nei confronti del Presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, colui che ha materialmente firmato l’ordinanza di abbattimento dell’orsa. La durissima reazione di enti e associazioni di tutta Italia non si limiterà alla denuncia penale. Gli animalisti si stanno organizzando per raggiungere Trento sabato prossimo e inscenare una grande manifestazione di massa, ma già domani sono previste proteste nella Valle dei Laghi, piena di turisti. La Procura di Trento potrebbe aprire un’inchiesta in relazione alle minacce arrivate al Corpo Forestale, mentre il Presidente della Provincia, Rossi, dal canto suo, difende la sua scelta. Sul nostro territorio, dice, ci sono circa 50 esemplari. Quello abbattuto aveva una pericolosità eccessiva. Siamo certi di aver fatto quello che dice il buonsenso. Intanto, anche il pensionato di Cadine, che è stato aggredito dall’orso nei boschi di Terlago in Trentino, è stato denunciato dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente. L’accusa per lui è falso ideologico e maltrattamenti. L’uomo, infatti, secondo la ricostruzione del Presidente di AIDA, avrebbe preso a bastonate l’orso prima di essere morso. Lui, però, si scaglia contro la decisione di abbatterlo. Non dovevano farlo, dice. Dovevano catturarla, sedarla, ma lasciarla in vita.