Negli ospedali e negli ambulatori, le liste di attesa dei malati cronici sono diventate mostruose. Quelle di tre mesi di lockdown non sono state recuperate in pieno, e con la seconda ondata cercando di reggere il colpo, i tempi dei ricoveri si stanno allungando ancora di più. 13 milioni di prestazioni di diagnostica per immagini in Italia da recuperare da maggio ad oggi, un milione e 200mila solo nel Lazio, a fronte di un'offerta di ore a settimana per prestazioni specialistiche ridotte del 10% su tutto il territorio nazionale. 700mila morti in Italia, quando in Italia in questo momento sono circa 65mila i deceduti di Covid. 700mila morti. li abbiamo avuti soltanto durante la seconda guerra mondiale nel 1944. Nei reparti oncologici del nostro Paese 700mila visite sono state rimandate, rimandati anche 500mila interventi chirurgici. Per di più un regime di quarantena, un regime di difficoltà a muoversi in questo tempo, in questo periodo di lock down di restrizione di movimenti ha inciso ancor di più sulla loro qualità di vita. Tra i malati cronici italiani si contano anche 24000 pazienti in dialisi, un giorno sì e uno no, devono fare terapia per quattro ore attaccati a questa macchina salvavita che purifica tutto il sangue che hanno in corpo. Mi batto da molto tempo per avere un sostegno psicologico per i nostri pazienti che sono pazienti cronici, non sono pazienti semplici spesso perché devono affrontare una serie di patologie. E già la cronicità di per sè diventa un grosso problema. Cardiopatici, broncopatici, soprattutto per loro si spera il vaccino. Io credo che una cosa molto importante per quanto riguarda l'utilizzo dei vaccini, sia anche quello di valutare lo stato immunitario di ciascun paziente.