Un elicottero in azione sulle case di Poggio Ridente, sullo sfondo un Canadair impegnato a spegnere le fiamme sul monte Grifone. Mezzi aerei chiamati a intervenire di continuo laddove le squadre di terra non riescono ad avere ragione dei focolai, che riprendono vigore alimentati dal vento sulle colline intorno a Palermo. "Operazioni di bonifica su alcuni incendi come quello per esempio di Pizzo Belmonte, come quello di Valle Presti che erano abbastanza estesi per cui, praticamente, c'era la necessità di continuare fino a una totale bonifica per evitare delle riprese". Canadair ed elicotteri sono impegnati senza sosta, finchè le luci del giorno lo permettono, per spegnere i tanti focolai che continuano ad accendersi intorno alla città. Le fiamme tornano a lambire le villette di questo residence, evacuato la notte prima quando l'intera collina aveva preso fuoco. E per le 100 famiglie che abitano qui è un'altra giornata di paura. "Fuoco dentro alle case, con gente anziana che la Protezione Civile è andata a recuperare, una signora di 93 anni". "Avete passato la notte fuori?" "Esatto, fino alle 5 del mattino ancora fuori perché avevamo paura che ancora il fuoco non si spegnesse". Anche intorno alla borgata di Boccadifalco lo scenario è desolante. Qui le fiamme altissime hanno distrutto alberi, vegetazione e ucciso alcuni cani. "Le fiamme così alte non le abbiamo mai viste". Le temperature ora sono sceso sotto i 30 gradi, dopo aver superato i 40, e il vento di Scirocco ha concesso una tregua ma diverse zone restano osservate speciali, come Bellolampo dove dopo che le fiamme avevano raggiunto la discarica il sindaco ha invitato gli abitanti delle case vicine a tenere chiuse le finestre e a non uscire fino a cessato allarme.