Vittima di un gioco mortale sopravvivere al soffocamento. Antonella aveva solo 10 anni, pare volesse mostrare sui social di essere in grado di vincere una sfida che si è rivelata senza ritorno. La tragedia avvenuta nell'appartamento in cui viveva con i genitori a quartiere Calza. La cintura dell'accappatoio stretta intorno al collo mentre si riprendeva con il cellulare, è svenuta in pochi istanti. L'ha trovata riversa sul pavimento del bagno la sorellina di cinque anni, mentre l'altra sorella di nove sembra abbia raccontato alla polizia di essere a conoscenza di quel gioco dell'asfissia a cui la bambina partecipava. Inutile la corsa in ospedale. Già mercoledì sera Antonella è entrata in coma irreversibile. Giovedì la direzione sanitaria dell'ospedale di Cristina ha dichiarato la morte cerebrale. La famiglia ha autorizzato all'espianto degli organi, che permetteranno ad altri quattro bambini di sopravvivere. Due procure a Palermo hanno aperto un'inchiesta per istigazione al suicidio a carico di ignoti. I filmati sul cellulare e i social a cui la bambina era scritta sono al vaglio della polizia che lavora nel più stretto riserbo.