Il lavoro, la sua importanza e le sue drammaticità al centro dell'Udienza del Papa. Francesco parla del lavoro di Gesù che come il padre era falegname, cioè faceva oggetti in legno oppure -e quello che dice Bergoglio è poco noto- Gesù era un operaio dell'edilizia, un carpentiere che costruiva case, visto che all'epoca queste erano fatte di legno. E allora, il Papa parla di tutti i lavoratori del mondo, in particolare quelli che fanno lavori usuranti nelle miniere e in certe fabbriche, coloro che sono sfruttati con il lavoro in nero, le vittime del lavoro, i bambini che sono costretti a lavorare e quelli che frugano nelle discariche per cercare qualcosa di utile da barattare. Poi parla dei suicidi in questo periodo di pandemia e crisi lavorativa. "In questi tempi di pandemia tante persone hanno perso il lavoro, lo sappiamo. E alcuni, schiacciati da un peso insopportabile, sono arrivati al punto di togliersi la vita". Poi, un appello ai Governanti: diano a tutti -chiede Bergoglio- la possibilità di guadagnare il pane, perchè è questo che dà la dignità. Il giorno precedente uno dei tanti fuori programma del pontificato di Francesco: nella serata è andato in un negozio di dischi accanto al Pantheon, che frequentava quando veniva a Roma da Cardinale, per salutare i gestori che conosce da allora e benedire il locale da poco ristrutturato. Meno di un quarto d'ora di permanenza e all'uscita un cofanetto di CD di musica classica in omaggio.