Bastava pagare per ottenere la patente senza studiare, poi per il giorno dell'esame si aprivano davanti al candidato varie opzioni: sostituzione dell'esaminando con un esperto, come si vede in questo video, e la presenza di una sorta di assistente suggeritore o auricolari per l'aiuto a distanza. Un'inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere con la squadra mobile e la Digos, durata 3 anni, ha sgominato la banda delle patenti facili. 49 indagati, 13 arresti, tra loro funzionari della motorizzazione civile casertana, titolari e dipendenti di autoscuole. L'organizzazione garantiva le patenti grazie alla complicità dell'ex direttore e di alcuni dipendenti della motorizzazione civile di Caserta e nel Casertano arrivavano da ogni parte d'Italia italiani, ma anche stranieri, per la patente facile. Il costo oscillava tra i 1300 euro per i candidati residenti nella provincia di Caserta e i 2500 per gli stranieri e chi veniva da altre regioni. Le intercettazioni audio e video hanno ricostruito precisamente il meccanismo e non è escluso che presto possano esserci ulteriori sviluppi. “Si vede, appunto, il soggetto esaminando che si allontana per essere sostituito dal solito soggetto che si presenta ripetutamente per svolgere l'esame al posto dell'esaminando e che non viene identificato.” “Che cosa ci rivela questa indagine?” “Ci rivela l'esistenza di un fenomeno illecito che, al di là dell'aspetto collusivo o corruttivo, era foriero di grande pericolo per l'incolumità pubblica. Significa avere per la strada persone non munite della necessaria preparazione e, quindi, più potenzialmente attori di un incidente, di una situazione che comporti pericolo per la pubblica incolumità.”.