Sabato di fine maggio in uno degli stabilimenti del lungomare di Levante, a Fregene, la località balneare preferita tra quelle più vicine a Roma Nord, che ogni weekend d'estate generalmente accoglie circa 100.000 persone. "Prove generali d'estate?" "Eh sì, perché a Roma non si respira perciò l'unica soluzione è venire al mare. Quindi, oggi è una giornata perfetta, si sta benissimo, il mare è pulito, perciò alla grande". "Primo bagno dell'anno a fine maggio. Un po' prestino, no?" "No, no, no, va bene oggi, va bene, si sta bene oggi". "Si sta benissimo. Poche persone, temperatura giusta, i bambini giocano, è perfetto". Si torna al mare a fare le vacanze: 9 milioni di Italiani sono pronti a partire per il ponte del 2 giugno. Con una durata media di 3 giorni il 95% di chi va in ferie ha scelto l'Italia. Questi i dati di Fipe Confcommercio, che stima una previsione di spesa che potrebbe arrivare fino ad un miliardo di euro. Si riparte dopo due anni di Covid tra la speranza e la preoccupazione. Le stime di quest'anno sono ottimistiche. La preoccupazione è per quanto riguarda le concessioni. Tutto nasce da un'esigenza, soprattutto e anche a livello europeo, di fare chiarezza. La preoccupazione è di chi gestisce questi lidi da tanti anni. "Questa è la nostra penultima stagione di fatto, perché nel 2023 salvo -come recita il testo che dovrebbe finire l'iter lunedì prossimo in Parlamento- salvo alcuni comuni che fossero impossibilitati ad espletare le procedure entro il 31 dicembre 2023, verrà loro dato un anno di ulteriore spazio".